Facendo incontrare l’eleganza del design e uno storytelling legato al tema del viaggio e dell’esplorazione, il brand si apre allo sguardo poliedrico del creativo nato in Francia, che dopo gli studi a Parigi e al Royal College of Art di Londra si è trasferito a Tokyo, dove vive e lavora.
Il suo profondo legame con il Giappone dà l’imprinting filosofico alla capsule Seido, unione dei kanji (caratteri giapponesi) «sei» (statico) e «do» (in movimento). Il concetto di dualità è, infatti, il punto di partenza di questa linea di arredi, presentata in occasione del Salone del Mobile in un volume architettonico immerso nella natura. Il designer ha immaginato una «greenhouse» enfatizzando un altro contrasto fondativo, quello tra il design primitivo e un lusso senza tempo, tra uno sguardo cosmopolita e l’energia di un ambiente avvolto dalla vegetazione.
La collezione, composta da divani e coffee table, tavoli da pranzo, poltrone e sedie, è essa stessa dominata dall’uso del colore verde, che si materializza con un’inattesa interazione con il metallo e con linee rigorose che si rivelano anche sinuose. «Come interior designer, concepisco gli arredi al pari di oggetti scultorei che compongono lo spazio e si relazionano con esso attraverso un delicato equilibrio tra serenità e stimolo, staticità e movimento», ha spiegato Gwenael Nicolas.
Somma Dining Table e Ardore chandelier
Con la capsule Seido, Luxence dà seguito a una narrazione raffinata che si esprime nell’ambiente domestico con una coerenza estetica e multiforme.
Per questa collezione, Gwenael Nicolas è stato affascinato dalle inattese interazioni degli arredi, da un movimento che si trasforma in estremo comfort e, dunque, in una manifestazione autentica del lusso. La flessibilità e varietà degli elementi consente infinite combinazioni nello spazio