Accanto alle consolidate collaborazioni con Matteo Agati, Francesca Lanzavecchia, Elisa Ossino e Leonardo Talarico, il brand coinvolge il designer Antonio Facco e gli artisti internazionali Jimmy Delatour e Prem Sahib per dar vita a virtuose contaminazioni creative.
La collezione, che prende slancio dallo stile essenziale di Carlo Colombo, si ispira alla natura nelle sue forme morbide e avvolgenti e punta sulla sperimentazione di materiali recycled e tessuti green.
Trussardi Casa consolida il percorso avviato nel 2022 coinvolgendo un team di giovani designer impegnati nella rilettura dei codici della maison. La nuova collezione di arredi, infatti, rinsalda il legame con lo spirito colto e raffinato del marchio di moda, grazie a una spinta ancora più decisa su una visione contemporanea dell’abitare suggerita da uno stile di vita cosmopolita e aperto ai cambiamenti.
La storica collaborazione con Carlo Colombo è protagonista di Trussardi Casa anche per il 2023, arricchita da una comunità creativa che include nuove firme nazionali e internazionali. Accanto ai contributi di Leonardo Talarico, Elisa Ossino, Francesca Lanzavecchia e Matteo Agati, fa il suo debutto nella scuderia del brand anche il giovane designer Antonio Facco, founder dell’omonimo studio multidisciplinare, affiancato dal franco-olandese Jimmy Delatour e dall’inglese Prem Sahib: due nomi che arrivano dal mondo dell’arte, della scultura, ma anche dalla fotografia e dalla grafica per raccontare la volontà del brand di indagare le possibili contaminazioni virtuose fra espressioni creative.
Trussardi Casa 2023 arricchisce il suo linguaggio inclusivo mescolando italianità e culture internazionali per dar vita a un’espressione universale.
Realizzata grazie alla maestria e all’eccellenza manifatturiera di Luxury Living Group, che produce e distribuisce il marchio worldwide, la nuova collezione si rivela attraverso oggetti senza tempo, declinati in una palette di colori calda, naturale e dagli accenti decisi. Divani, tavoli e tavolini, sedie e complementi partono dal tema già esplorato delle linee segmentate che si ingentiliscono e diventano avvolgenti: una morbidezza che trova rimandi nelle forme organiche e ancestrali.
Il tributo alla natura è testimoniato anche da una decisa spinta del brand sulla ricerca di materiali sostenibili, riciclati e riciclabili. Il primo banco di prova di questo nuovo approccio progettuale è simboleggiato dal tavolo disegnato da Matteo Agati, realizzato con un materiale innovativo che può essere rilavorato e riutilizzato al 100% al termine del suo ciclo di utilizzo. In catalogo fa il suo esordio anche la collezione di tessuti “Eco”, tutti recycled e recycling: Aria, Terra, Fuoco e Acqua sono le quattro famiglie di texture diverse che danno vita alla famiglia “Eco”, in una palette colori naturali ed in linea con il DNA del brand.
In occasione della Milano Design Week lo spazio espositivo di via Passione 8 rivela una raffinata location firmata Trussardi Casa. In questa atmosfera la collezione si rivela in una sequenza di ambienti che sintetizzano l’esperienza di un luogo fatto di condivisione e ricordi, di emozioni e calore. L’allestimento è anticipato da alcuni prodotti iconici rivestiti dei nuovi tessuti green, la cui esposizione evoca una galleria d’arte.
La collezione
Godwin by Carlo Colombo
Emblema della collezione il divano componibile Godwin firmato da Carlo Colombo, dalle forme irregolari e le linee segmentate che si intrecciano per definire lo spazio. Le proporzioni equilibrate, unite a forme duttili che rimandano al concetto di natura e a imbottiture generose, definiscono una componibilità innovativa. Oltre alla classica composizione lineare e angolare, il progetto ragiona anche sulla perpendicolarità delle composizioni.
Con un omaggio alla geometria degli elementi, il sofà è dunque estremamente versatile e promuove un senso di comodità sofisticata, unendo leggerezza e stabilità. Sedute e schienali sono pensati per un uso moderno dell’arredo, luogo di relax e convivialità. Lo stile naturalmente essenziale di Colombo è impreziosito da dettagli sartoriali ispirati ai capi spalla Trussardi, con una doppia cucitura che corre lungo tutto il perimetro e si ripete anche nei cuscini schienale.
Sivert e Disk by Antonio Facco.
L’incontro tra fisicità e astrazione definisce Sivert, la famiglia di tavoli di diverse forme e dimensioni disegnata da Antonio Facco, autore con il suo studio milanese di progetti interdisciplinari tra interior, prodotto, grafica e fotografia. La forma imponente della base, definita da due gambe-scultura con inserti in marmo, si alleggerisce nel top grazie alle venature della pietra che gli donano movimento e dinamicità, oltre ad un effetto luminoso. La pelle si abbina al legno oppure al marmo, in una bimatericità che è il tratto distintivo dei prodotti Trussardi Casa. Disponibile in diversi diametri per la versione circolare e in due lunghezze per quella rettangolare, rappresenta l’ideale equilibrio tra design senza tempo e materiali moderni.
I tavolini Disk sono, invece, frutto dell’unione di geometria rigorosa e monocromia, per una resa visiva estremamente propulsiva e dal tratto quasi futuristico. Li definiscono l’uso di materiali naturali: legno e pelle modellati da una elaborata lavorazione artigianale. Si ispirano nella forma ad una serie di isole funzionali disposte nello spazio. Ogni pezzo, frutto della combinazione tra forme moderne e finiture classiche, è realizzato con una composizione di legno, pelle e marmo.
Sunset, Papel e Cyli by Jimmy Delatour
Attratto dall’architettura e dalle forme primordiali della natura, dalle venature delle pietre e dalla loro matericità, Jimmy Delatour, che vive e lavora a Parigi, fa il suo ingresso in Trussardi Casa con quattro pezzi. La poltrona Sunset si presta ad un gioco di volumi che deriva dall’unione di due archi, uno in alto e uno in basso: due semicerchi che si specchiano uno nell’altro, come il sole e il suo riflesso, mentre il cuscino seduta simboleggia l’orizzonte. La silhouette omaggia la circolarità e la comodità, grazie anche allo schienale ergonomico. La struttura è interamente rivestita in pelle.
Nello scrittoio Papel convivono robustezza ed estrema leggerezza, grazie all’alternanza di elementi pieni e vuoti, insieme a un tratto grafico essenziale e alle forme arrotondate ispirate all’architettura romana. La struttura in legno massello è modellata grazie a una lavorazione artigianale che rende morbidi e sfuggenti gli angoli. Top e gamba a mezzo cerchio possono essere rivestiti in pelle, per inediti scenari cromatici. Papel rappresenta la proposta di Trussardi Casa per creare all’interno dello spazio domestico un’area dedicata all’home working.
La purezza estetica del pouf Cyli lo rende protagonista indiscusso dello spazio. Un semplice cilindro sul quale si innesta il supporto schienale che regala maggior comfort e sostegno. Può essere usato come seduta aggiuntiva nel living oppure abbinato allo scrittoio Papel. Il logo circolare con il levriero di Trussardi in metallo cromato, iconico dettaglio ripreso dalle collezioni di pelletteria, è fissato ad una cinghia di pelle.
Infine, il tappeto asimmetrico Rainbow evoca onde gravitazionali che attraggono e deformano le linee, allontanandosi dai classici formati rettangolari per approdare alla natura senza fine delle forme circolari.
Eclipse by Prem Sahib
Con lo specchio Eclipse Prem Sahib esprime un “minimalismo destabilizzato” poetico e provocatorio. Eclipse trae ispirazione dal dispositivo che copre la fotocamera del laptop dell’artista e suggerisce il dialogo tra presenza e assenza, definito dal contrasto tra volumi pieni e vuoti, cruciale nell’estetica del designer britannico. “Il lato nero è un riferimento alle opere che ho realizzato con l’ossidiana, un vetro vulcanico. Volevo fosse un oggetto come un portale sulla parete, un veicolo per trascendere la realtà”, ha spiegato Sahib. I suoi progetti artistici da sempre danno forma alle identità individuali e al senso di appartenenza.
Tavolo Rock e Neli by Matteo Agati
Tra i designer che tornano a interpretare l’estetica di Trussardi Casa, Matteo Agati firma il tavolo Rock Table e il sistema di panca e due consolle Neli. Il tratto grafico che prende direzioni improvvise e i materiali a contrasto definiscono lo sguardo del giovane creativo, che unisce nel suo stile una tradizione mediterranea e un tocco scandinavo. Nei tre oggetti combina forme geometriche e scultoree a linee minimal e dai profili arrotondati, che ne ammorbidiscono la percezione.
Per il suo tavolo dalla presenza importante, volumi netti e una resa incisiva anche se dinamica, è stato inoltre sperimentato un approccio progettuale inedito. Il top e la parte superiore delle gambe sono realizzati con una nuova tipologia di pannello rigenerato il cui surface design rimanda al mondo naturale delle pietre con una texture movimentata da leggere increspature. La tecnica di lavorazione utilizzata è il folding, che evita le bordature e fa apparire i piani come pezzi continui.
La parte inferiore delle gambe, invece, è rivestita in Futura, tessuto ecosostenibile realizzato con fibre riciclate pre e post consumer. Con Rock Table Trussardi Casa esplora nuovi scenari creativi, nei quali l’innovazione tecnologica del riuso si coniuga alla creatività progettuale di Matteo Agati nel pieno rispetto dell’ambiente.
La collezione Neli è composta da una panca e due consolle, tutte con il comune denominatore di tre elementi distinti: un piano centrale abbracciato da due gambe a doppia T che proseguono fino all’altezza del piano. La scomposizione di volumi che si intersecano crea forme inedite.
Le linee sono nette ma delicate, stondate e curve. La corposità degli oggetti è viva, organica.
Nebula, Choco e Bangkok by Francesca Lanzavecchia
Lanzavecchia amplia la gamma della serie Nebula, nata nel 2022 con il divano dalla forma avvolgente e inclusiva. Mescolando come sempre tradizione e ironia, storia e gioco, il loro tratto grafico morbido definisce questi nuovi elementi in collezione: il letto, il pouf e le versioni alta e bassa della poltrona, in cui si sperimenta anche l’uso del tessuto a contrasto, restituendo un effetto ancora più cocoon all’arredo.
Le nuove sedute esprimono il binomio di comfort e lusso e, attraverso un lavoro di sottrazione, i volumi appaiono come due piccole architetture. La diversa altezza dello schienale sdoppia Nebula in due soluzioni, opposte ma complementari: una convessa e l’altra concava, una aperta alla convivialità, l’altra sinonimo di intimità. Una connotazione emotiva che richiama la vaporosità di una nuvola, come suggerisce il nome. Il letto ripropone la stessa dimensione scultorea di divano e poltrone, in un mix coerente di lusso e comodità. Definito da proporzioni importanti, ma dall’aspetto leggero, è ricco di dettagli sartoriali e materiali pregiati.
Francesca Lanzavecchia ha disegnato anche i comodini Choco, in cui un corpo geometrico in frassino nero opaco si sdoppia in due elementi intrisi di densa matericità. Una coppia di basi solide e voluminose sostiene due ampi piani d’appoggio in pelle, come sospesi sulla linea sottile che separa il sonno dalla veglia. Un contrappeso che rimanda all’esistenza bilanciata della cultura giapponese e zen.
La citazione all’Asia è chiara anche nella lampada Bangkok, disponibile nelle versione da tavolo e da comodino. Questo oggetto incarna il punto di congiunzione fra tre materiali differenti: il faggio scuro della base, il tessuto del paralume, il metallo che lo impreziosisce con un dettaglio. Il cappello a tesa larga amplifica il raggio tracciato dalla luce, proiettando una parabola di sfumati bagliori.
Mekonghina by Elisa Ossino
Elisa Ossino rilegge il suo progetto di seduta Mekong con la sedia Mekonghina. Le linee morbide e il fascino di un mondo ancestrale tornano a caratterizzare la versione piccola della poltrona disegnata nel 2022.
Anche questo nuovo oggetto avvolgente combina astrazione geometrica, contrasti e riferimenti alla metafisica, ridefinendo la relazione tra oggetto e spazio. I rivestimenti in pelle e tessuto, texture e colori, offrono la possibilità di differenziare interno ed esterno, creando così “abiti” sempre diversi e personalizzati.
Bowl by Leonardo Talarico
Leonardo Talarico sperimenta forme ed equilibri in tutti gli oggetti che crea. Nella serie di tavolini Bowl la base scompare per lasciare completamente spazio al top che con la sua struttura scultorea si appropria dell’ambiente grazie a un delicato bilanciamento tra staticità e dinamicità, in un omaggio perpetuo al minimalismo orientale. In Bowl due semisfere si incontrano e si fondono. Dal movimento fluido della loro intersezione si disegna un profilo netto, dove design e arte unite creano funzione.